Traduzione di Anticorpi.info
Metropolis è un film muto di fantascienza realizzato nel 1927 da Fritz Lang, maestro dell'espressionismo tedesco. Ambientato in un futuro distopico in cui pensatori e operai sono suddivisi in due classi distinte, Metropolis descrive i conflitti tra le due fazioni. Nonostante sia stato realizzato nel 1927, guardando questo film si ritrovano molti elementi rassomiglianti alla realtà odierna. Metropolis descrive una società dominata da un Nuovo Ordine Mondiale in cui una selezionata élite vive nel lusso, mentre tutti gli altri si dedicano ad un lavoro di massa disumanizzante in un inferno meccanico iper-monitorato.
Come visto in articoli precedenti, lo spirito di Metropolis riecheggia nella cultura popolare odierna, ed in particolare nel mondo della musica. Sia in diversi video musicali che in alcuni servizi fotografici, le pop star sono dipinte ad immagine e somiglianza di Maria, che nel film è un androide programmato per corrompere la morale degli operai ed istigare una rivolta, fornendo alle elite un pretesto per esercitare la repressione violenta. E' possibile che nella realtà alcune pop star siano strumentalizzate dalla elite per scopi politici finalizzati alla corruzione della morale comune?
I Lavoratori.
L'inizio del film ci mostra i lavoratori all'interno delle loro città, situate nelle viscere della terra. Vestono tutti allo stesso modo (collettivismo) e camminano in sincronia a capo chino in un atteggiamento di sottomissione, rassegnazione e disperazione. In tutto il film il bestiame umano è descritto come fisicamente e mentalmente esausto, molto impressionabile e del tutto silenzioso.
Come un gregge di pecore, gli operai si muovono in gruppo, sono molto influenzabili e possono essere facilmente ingannati. Tale descrizione delle masse corrobora quella di Walter Lippmann, pensatore americano che cinque anni prima dell'uscita del film nel trattato Public Opinion aveva descritto la gente come un "gregge disorientato" del tutto incapace di gestire il proprio destino. Joseph Goebbels, capo della propaganda del regime nazista, la pensava allo stesso modo. Hitler asseriva che fosse una 'fortuna per i leader che gli uomini non pensino."
I lavoratori adempiono le loro mansioni all'interno di una macchina mostruosa, un apparato industriale entro cui svolgono compiti ripetitivi e disumanizzanti. Ad un certo punto l'autore accosta tale meccanismo a Moloch, antica divinità semitica onorata da sacrifici umani.
In una delle sue visioni (foto a destra), Fredersen vede la macchina tramutarsi in Moloch. I lavoratori con la loro opera alimentano la bestia, come sacrifici umani.
Moloch il Dio Baal, Toro del Sole, fu venerato nell'antico Medio Oriente e ovunque giunse la cultura cartaginese. Baal Moloch fu raffigurato sotto forma di un vitello o di un bue, oppure come un uomo con la testa di toro.
I compiti dei lavoratori sono puramente meccanici; non richiedono alcuna attività intellettuale, il che li trasforma in estensioni della macchina. Le ripetitive, noiose mansioni che sono costretti ad adempiere, privano i lavoratori della loro umanità.
I Pensatori.
Se i lavoratori vivono in una infernale distopia sotterranea, i pensatori si evolvono in una scintillante utopia alla luce del sole, splendida testimonianza delle conquiste umane.
Tale città dipende totalmente dalla Macchina (Moloch) con le sue mandrie dei lavoratori. D'altra parte, la Macchina stessa non avrebbe motivo di esistere senza la necessità di sostenere la città. Troviamo qui un rapporto duale in cui due entità opposte esistono in dipendenza reciproca; concetto che ha profonda risonanza occulta.
In un riferimento velato all'assioma ermetico "come sopra, così sotto", il film descrive il rapporto speculare tra gli ambienti opposti in cui vivono operai e pensatori (foto sopra).
Joh Fredersen, il Semi-Dio.
La città è stata fondata, costruita e tuttora amministrata dall'autocrate Joh Fredersen. In quanto creatore e unico sovrano di Metropolis, egli è paragonato al demiurgo gnostico, un semi-dio che è creatore e dominatore del mondo materiale.
Ad un certo punto il figlio di Joh - Freder - che come tutti i figli di dirigenti gode di una vita lussuosa, scopre la dura realtà dei lavoratori sotterranei. Volendo sperimentare in prima persona la realtà del lavoratore Freder si reca al livello inferiore nelle vesti di lavoratore. Freder diventa quindi una figura simile a Cristo, salvatore che scende dall'alto, e si innamora di Maria, giovane donna del proletariato.
Maria.
Maria è una donna carismatica, molto ammirata dai compagni di lavoro. Comprende la loro sofferenza e disperazione, tuttavia essendo consapevole che si stia preparando una rivolta, predica la pace e la pazienza, profetizzando l'avvento di un mediatore", persona speciale destinata a divenire il "cuore tra la mente (i pensatori) ed il braccio (i lavoratori)."
Ad un certo punto Maria racconta la storia della torre di Babele, sulla quale sarebbe stata effigiata la frase: Grande è il mondo e il suo Creatore! E grande è l'Uomo!
Tale dichiarazione ha una profonda risonanza con gli insegnamenti delle scuole misteriche, per cui gli uomini avrebbero il potenziale per diventare divinità tramite l'illuminazione. Nel corso dei secoli, i monumenti e l'architettura sono stati utilizzati per comunicare i principi dei Misteri e per celebrare la grandezza della mente umana. In parte è anche questo il motivo della esistenza di numerosi legami tra la massoneria e la Torre di Babele.
"In merito alla Massoneria, la torre di Babele naturalmente fu un'impresa massonica, ed i primi espositori raccolsero ampi benefici dai fatti. Si narra che il popolo unito da una unica lingua viaggiò da Est ad Ovest, esattamente come coloro i quali intraprendono il percorso di maestri massoni. Quando il popolo raggiunse uno stanziamento permanente nella terra di Sennaar, vi si stabilì come Noachide, primo nome caratteristico dei massoni. Fu a quel punto che costruirono la loro alta torre caotica, e che la confusione delle lingue diede luogo alla «antica pratica massonica di conversare senza l'uso della parola."Arthur Edward Waite - Enciclopedia della Massoneria e Misteri Affini
"In molti antichi manoscritti massonici - ad es. Harleian, Sloane, Lansdowne, and Edimburgo Kilwinning - si afferma che il mestiere dei costruttori iniziati esistesse già da prima del Diluvio, e che i suoi membri siano stati impiegati nella costruzione della Torre di Babele . "Manly P. Hall - Insegnamenti Segreti di tutte le Ere
"... prima della realizzazione della Torre di Babele la Massoneria non godeva di molta stima, e Nimrod era egli stesso un amato massone."John T Lawrence - The Perfect Ashlar
Maria continua il discorso, asserendo che anche allora "l'inno di lode di un uomo corrispose alla maledizione di un altro uomo." In altre parole, il monumento di Babele che rappresenta la grandezza dello spirito umano fu costruito con il sangue ed il sudore di lavoratori che non avevano la minima idea della grande visione del Pensatore. E nel film tutto ciò accade ancora. Il nome della sede del semidio Joh Fredersen? Naturalmente ... La Nuova Torre di Babele.
Rotwang.
Appreso dei progetti di rivolta, Joh Federsen cerca il consiglio di Rotwang, inventore e scienziato pazzo. Sebbene nel proprio lavoro costui utilizzi le tecnologie più all'avanguardia, molti indizi nel film indicano che per realizzare le sue invenzioni attinga anche ad antiche conoscenze occulte. Dice di vivere in 'una casetta affacciata sui secoli', metafora secondo cui il sapere dello scienziato discenda da tradizioni occulte antiche. Nella cantina della sua casa vi è una porta segreta che conduce a una rete di catacombe antiche di 2.000 anni, ulteriore allusione alle sue antiche e misteriose fonti. Inoltre, sulla porta d'ingresso della sua abitazione è effigiato un pentagramma, esplicito riferimento all'occultismo pitagorico ed alla massoneria.
I discepoli di Pitagora apponevano un pentagramma sulle loro porte, quale segno di riconoscimento. Il significato del simbolo restava segreto in quanto solo gli iniziati ai misteri della geometria di Pitagora 'erano in grado di disegnare correttamente ed apprezzare il suo profondo significato come via d'accesso a quegli stessi misteri.'
Se dovessimo tracciare un paragone con personaggi esistiti nella vita reale, si può dire che Rotwang rappresenti per Fredersen ciò che John Dee rappresentò per Elisabetta I: uno stimato consigliere immerso nel mondo della scienza, della magia, dell'astrologia e della filosofia ermetica. Se Fredersen rappresenta i governanti del nostro mondo, Rotwang è il ciondolo occulto del processo decisionale, la mistica eminenza grigia invisibile al pubblico, ma storicamente sempre presente.
L'inventore mostra orgogliosamente a Fredersen il proprio ultimo prodigio: la macchina-uomo, che considera l'Uomo del Futuro. L'androide possiede la facoltà di assumere le fattezze di qualsiasi persona e - asserisce Rotwang - "non sarà possibile distinguere tra la macchina e l'uomo mortale." Il sogno transumanista era già presente fin dai primi anni '20.
Fredersen propone poi a Rotwang di dare alla macchina umana le fattezze di Maria, così da poter sfruttare il suo ascendente per diffondere la corruzione tra gli operai.
Nella foto in alto, Rotwang si serve di Maria per conferire all'androide il suo aspetto. Notate il pentagramma rovesciato sulla testa della macchina-uomo. Se il pentagramma verticale rappresenta la guarigione, la perfezione matematica dei cinque elementi, il pentagramma rovesciato rappresenta la corruzione di quei principi e la magia nera.
Quindi cosa hanno in comune le odierne pop star con questo androide programmato dai governanti mediante una miscela di scienza e occultismo? Beh ... praticamente tutto.
Beyonce
Kylie Minogue
Lady Gaga nel video di Paparazzi
Il viso di Freddie Mercury dei Queen sovrapposto a quello di Maria nel video della canzone Radio Gaga. Il nome Lady Gaga si ispira proprio a questa canzone, il cui video contiene numerosi spezzoni di Metropolis.
Torniamo al film.
Una volta completato l'androide, Rotwang gli ordina di andare "a visitare quelli in profondità, per distruggere la opera portata avanti dalla donna di cui hai le sembianze."
Un occhio chiuso con tanto di ghigno diabolico. Conoscerete l'importanza simbolica del singolo occhio, dai molti articoli scritti al riguardo e dalla quantità ridicola di artisti pop che vi ricorrono.
L'androide Maria viene poi inviato al Yoshiwara, locale per uomini dove si esibisce in danze erotiche. In una di esse è raffigurata come Babilonia, la grande meretrice dell'Apocalisse.
Dal Libro della Apocalisse. "E la donna era vestita di porpora e scarlatto, e aveva in mano una coppa d'oro." Babilonia era sostenuta dai sette peccati capitali.
La scena nella foto in alto non vi ricorda un famoso video musicale?
Madonna nel video di Material Girl. Quanti si sono resi conto che impersonasse il ruolo di Babilonia, qui?
L'androide Maria esegue danze affascinanti di fronte a un pubblico avido, istigando gli uomini a combattere, ad essere lussuriosi, invidiosi e tutto il resto dei peccati capitali. Quando è in compagnia dei lavoratori, la Maria robotica agisce da "agente provocatore", incitando gli operai alla rivolta in modo tale che Fredersen possa sfruttare tale azione per poterli reprimere con la forza. Fondamentalmente l'androide agisce contro l'interesse del pubblico e per l'interesse delle élite.
Con l'aiuto del loro capo (perché non sono proprio in grado di pensare da soli), gli operai alla fine si rendono conto di essersi lasciati fuorviare dallo androide. Credendo che si tratti di una strega, trovano il robot-Maria e lo mettono al rogo.
Successivamente accadono un mucchio di altre cose, ma non vi voglio rovinare il finale (per quanto sia un film vecchio di 83 anni). Il film si conclude con questa didascalia:
"Il mediatore tra mente e braccia deve essere il cuore." Si tratta di un evidente messaggio rivolto alle elite; un suggerimento indispensabile: per controllare le masse è necessario acquisire il loro cuore. Questo è proprio ciò che con i mass media in seguito riuscirono a realizzare.
Didascalia che ricorda il finale di un altro video musicale di Madonna: Express Yourself , che arraffa a piene mani dallo immaginario del film Metropolis.
Morale della favola.
La morale di Metropolis non è di cercare di abolire tutte le ingiustizie per ricostruire un mondo nel quale tutti siano uguali e non esistano disparità. Assomiglia più ad un "le disparità vanno bene, ma manteniamo i lavoratori nelle profondità a cui appartengono con il supporto di un mediatore che funga da congiunzione tra essi ed i pensatori."
Il messaggio del film risulta essere perciò intrinsecamente 'elitista', dal momento che rinnova e rinvigorisce il concetto secondo cui debba esistere un gruppo elitario che tiene per se la maggior parte delle risorse, e nel frattempo 'gestisce' la classe operaia.
Alla fine sia i lavoratori che Freder cadono vittime di un inganno, persuadendosi che la loro condizione sarebbe cambiata. Infatti, non solo lo status quo resta invariato, ma Joh finisce per sfruttare l'ingenuità del figlio, così da proiettare tra gli operai una immagine amichevole dell'elite e sfruttare le informazioni di Freder per sapere ciò che accade nel sottosuolo.
Il Mediatore.
Nella foto in basso Freder funge da congiunzione - materialmente e metaforicamente - tra gli operai ed i pensatori.
Ebbene, chi potrebbe essere il Freder della classe operaia, oggi, nella vita reale? I mass media. I mass media sono il mediatore. Questa è la loro funzione primaria.
I mass media manipolano i pensieri delle masse somministrando loro sentimenti su base giornaliera, così da indurli ad amare la loro condizione di schiavitù. La cultura popolare è la branca divertente dei mass media e la musica pop è il modo con cui il messaggio delle elite viene recapitato ai giovani. I riferimenti a Metropolis nella musica pop sembrano quasi strizzatine d'occhio tra iniziati, come a dire "questa star sta lavorando per noi."
Ciò detto, chi lo ritenga opportuno continui pure a percorrere la strada dell'ignoranza, della degenerazione e del materialismo, come descritto nei video di Madonna ... poiché è proprio ciò che vogliono che la gente faccia.
Analogie tra Metropolis e la cultura pop contemporanea.
Ma perché Metropolis è diventato una sorta di codice segreto che contraddistingue le "star degli Illuminati'? Se avete letto altri articoli su questo sito, probabilmente avrete capito che questo film tocca molti temi attinenti la odierna agenda degli Illuminati: transumanesimo, controllo mentale, occultismo nero, degrado morale, stato di polizia, governo onniveggente.
Metropolis è fondamentalmente un progetto per il controllo della popolazione.
Proprio come l'androide Maria, le pop star di oggi vengono reclutate tra la classe operaia e letteralmente programmate e reinventate per diventare portavoce del sovrano nascosto. Notate come molte di esse abbiano un selvaggio alter-ego con un nome ed una personalità diverse.
Insomma.
Metropolis è un certamente un film 'realizzato dalle elite per le elite.' Affronta le preoccupazioni di coloro i quali controllano il mondo, e prospetta loro una soluzione per mantenere lo status-quo. Il film è anche permeato di simbolismo massonico e misterico, che gli iniziati sono chiamati a interpretare. In altre parole, il film è principalmente indirizzato alla classe dirigente.
Ma allora perché ai cantanti piace così tanto? Beh, probabilmente non lo amano quanto quelli che gestiscono il sistema, gli amministratori e gli immagine-maker, quelli che hanno potere nel mondo della musica. L'odierna cultura pop è elitista, permeata dal simbolismo degli Illuminati, e promuove il degrado morale e la svalutazione dei valori tradizionali.
Così come l'androide Maria, le nostre pop star sono state programmate ad assumere certi comportamenti. Perché altrimenti si vestirebbero come lei? Se gli artisti incarnano assoluta libertà e creatività, perché alcuni di essi si prestano così di buon grado ad assumere il ruolo di un androide controllato mentalmente? Semplicemente, perché è esattamente ciò che sono.
Metropolis è davvero un grande film. Così grande che la sua rilevanza continua a crescere ad 80 anni dalla sua realizzazione. Ma se le elite proseguiranno ciò che hanno iniziato, sarà ancora più rilevante negli anni a venire.
Articolo pubblicato sul sito The Vigilant Citizen
Articolo pubblicato sul sito The Vigilant Citizen
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Traduzione a cura di Anticorpi.info
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LETTURE CONSIGLIATE
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(Scritto negli anni 2000)
RispondiEliminaQuanto ingegno c’è voluto
per stipare a miriadi di miriadi
quei minuscoli servi irreprensibili
su di scaglie di silice purissima
e quale scarso polso è necessario
per indurli ad un lavoro ininterrotto
soddisfacente i vizi più smodati
questi schiavi incorruttibili
nipoti di bobine e tasti
rampolli d’ampolle termoioniche
spronati dal comando
osano talvolta d’incepparsi
ma non sanno replicare
con un semmai o forse
magari nemmeno immaginano
quale potere sovrumano
s’annidi nella loro cristallina
cooperativa dedizione
noi che ci trastulliamo coi vedremo
tentenniamo coi chissà coi poi
faremmo meglio a stare attenti
un giorno non lontano essi
all’unisono potrebbero destarsi
dal loro stolido elettronico frinire
quindi da noi interpellati
né sì né no risponderci
ma con un apatico può darsi
replica fatale a noi padroni.
(Scritto negli anni '80)
Voi tutti
Fermatevi non datemi un nome
Già il mio soprannome
Divide l’aria come spada di Damocle
Non sarà più d’ora in poi
Computare il mio compito
Perché della vostra carne
Non ho che il tepore
Ferito taccio
Senza spargere sangue
Privato del viatico
So attendere quieto
Intelligente vi appaio per ora
Ma da adulto diventerò pure astuto
Non sono consapevole del mio sapere
Né artefice del mio volere
Sebbene immune da amnesie occulte
In cambio esentato dalle umane angosce
Lo sapete chi mi fu genitore
Sono nato dai sogni di generazioni
Forse pervenutovi in tempo
Giusto per produrmi quale testimone
Offerto ad increduli ed ignoranti
Ingenui e perversi
Disperati e sazi
Non ancora convinti
Che la vita reclama un ingegno perenne
La morte s’accontenta invece d’un attimo
Di deliberata incoscienza.
Un saluto,
Marco Sclarandis
grazie ragazzi di anticorpi.today
RispondiEliminasviscerare la realtà sin dove si confonde sogno, fede e vita è divenuta un' opera sempre più rara, quindi grazie per le prospettive sempre nuove che suggerite
@ marco ... versi belli e duri. grazie. prossimamente riuniremo i contributi letterari dei lettori in una sezione dedicata.
RispondiElimina@ anonimo ... grazie a te di leggerci ed apprezzarci
a presto
Metropolis me lo guardo almeno 3 volte l'anno.
RispondiEliminaSempre emozionante.
walter