Il pomeriggio del 2 dicembre Ivan Illich è passato serenamente dal sonno all'eternità. D'ora in poi, è morto.
Scrivo «d'ora in poi» perché da anni allorché pronunciavo il suo nome i miei interlocutori immancabilmente mi chiedevano la data della sua scomparsa. È morto, e possiamo augurarci che la sua opera completa sia oggetto di una nuova edizione, che consentirà agli uni di scoprirla e agli altri di rivisitarla.
Scrivo «d'ora in poi» perché da anni allorché pronunciavo il suo nome i miei interlocutori immancabilmente mi chiedevano la data della sua scomparsa. È morto, e possiamo augurarci che la sua opera completa sia oggetto di una nuova edizione, che consentirà agli uni di scoprirla e agli altri di rivisitarla.